Il cinemino nel Cortile - Biblioteca Peppino Impastato

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Rassegna cinematografica estiva per i 4 martedì del mese di luglio a partire da martedì 9, ore 21.15. Ingresso libero

Data:

29 giugno 2024

Il cinemino nel Cortile - Biblioteca Peppino Impastato
Didascalia

A partire da martedì 9 luglio torna l’ormai consueto appuntamento con il cinema nel cortile della Biblioteca Peppino Impastato. Dopo il successo della passata edizione quattro nuovi titoli faranno compagnia a chi rimane in città nel periodo estivo.


Ad inaugurare il cinemino martedì 9 luglio sarà il film del regista Éric Gravel Full Time – al cento per cento. Julie corre. Corre per tenere in piedi i pezzi della sua vita. Corre a prendere il treno ogni mattina, quando ancora fa buio, che la porta dal paesino di campagna in cui vive coi due figli piccoli a Parigi, dove lavora come capo cameriera in un hotel di lusso. Corre a prendere la metro e a recuperare i figli a tarda sera dalla vicina. Corre a fare la spesa, a comprare regali di compleanno. Corre da una parte all’altra della città alla ricerca di un impiego più remunerativo. Rapida, metodica e organizzatissima, Julie si muove secondo una tabella di marcia che non lascia spazio ad imprevisti. Fino a quando uno sciopero nazionale dei mezzi di trasporto fa saltare il fragile gioco d’incastri su cui si basa la sua quotidianità. Sempre in accelerazione, Full Time. Al cento per cento è una corsa contro il tempo continua che non lascia tregua né respiro. La regia è ritmica, incalzante, in un susseguirsi di stacchi sui gesti quotidiani che si ripetono e che opprimono, restituendo l’immagine di una routine asfissiante alla quale sembra impossibile a chiunque riuscire a stare dietro senza cedimenti. 
Al suo secondo lungometraggio, Éric Gravel mette in scena un dramma privato che s’innesta nel cinema sociale in linea con quello dei fratelli Dardenne. Il film si muove sul doppio binario della lotta personale e della lotta collettiva, e su come quest’ultima, pur rimanendo sullo sfondo, non mostrata, possa stravolgere in modo decisivo la quotidianità del singolo. Senza l’aiuto della famiglia, Julie si appoggia a colleghe e conoscenti. Ma soprattutto, fa affidamento su se stessa e la propria meticolosità. La riflessione si apre così non tanto alle risorse private necessarie a far fronte ad una quotidianità incessante, quanto più al bisogno di staccare, di prendersi una pausa e decidere finalmente come riempire “il tempo pieno” delle nostre vite.

Martedì 16 luglio lo schermo del cinemino si accenderà per Mon Crime! La colpevole sono io . Nella Parigi degli anni Trenta, Madeleine, un’attrice giovane e bella ma priva di denaro e senza talento, viene accusata dell’omicidio di un famoso produttore. Con l’aiuto dell’amica Pauline, giovane avvocata disoccupata, viene assolta per legittima difesa. Per Madeleine comincia così una vita di fama e successo, finché la verità non viene a galla. Il regista Francois Ozon tratta di misoginia, femminismo e della condizione delle donne in un mondo ancora troppo maschile. Ispirato all’omonima pièce di Georges Berre e Louis Verneuil e, più in generale, ai toni della screwball comedy (con omaggio a Billy Wilder e Danielle Darrieux), la pellicola si sviluppa attraverso due linguaggi ben distinti come quello teatrale e quello cinematografico, da quello più classico al cinema muto.
Martedì 23 luglio in programma Un bel mattino Vincitore alla Quinzaine di Cannes 2022, il film della regista francese Mia Hansen-Løve, sviluppando un soggetto semplice e quotidiano, ci regala una storia di straordinaria intensità. E’ quella di Sandra (un’imperdibile Léa Seydoux), che è vedova e vive a Parigi. Il suo tempo è diviso tra il lavoro, la cura della figlia e le visite al padre, ex professore afflitto da una malattia degenerativa. E’ allora che Sandra incontra Clément, un vecchio amico perduto di vista, che le farà riscoprire le sopite sensazioni di un nuovo amore. Da qui il film si muove in due direzioni opposte e complementari: mentre il padre si avvia verso il buio, l’amore fa intravedere una nuova luce. E Mia Hansen-Løve è straordinaria nell’esplorare i suoi personaggi e nel circoscriverli condividendone l’intimità, trasformando fatti di vita ordinaria in eventi straordinari, regalandoci una riflessione poetica sul tempo che passa, come capita raramente.

A chiudere la rassegna martedì 30 luglio Si Chef! La Brigade.
Cathy è una sous-chef con il sogno di aprire un ristorante. Quando si troverà in difficoltà accetterà un lavoro come cuoca per minorenni migranti. Un lavoro che piano piano le piacerà: sarà il modo con cui saprà contagiare i giovani con il suo amore per la cucina e per avere lei stessa consapevolezza sul tema della migrazione e dei rimpatri.
La sous-chef Cathy sta guarnendo un piatto che le sta a cuore mentre la sua chef la gela imponendole la propria idea di guarnizione. È così che va la quotidianità lavorativa di Cathy, il sogno di aprire un ristorante tutto per sé ha ceduto ormai posto a una continua frustrazione. Tutto può immaginare tranne che la soluzione sia la Brigade del titolo, un gruppo di minori migranti (così detti irregolari) a cui trasmettere giorno per giorno tutta la passione per la cucina e da cui in cambio imparare tanto, a livello umano soprattutto. Saranno loro a restituirle la genuinità di un mestiere fatto con le mani, con amore e con la voglia di condividere e prendersi cura degli altri.  
Parte come fiaba buonista il film di Louis Julien-Petit, già autore e regista di Le invisibili sul tema della disobbedienza civile. Se lì lo sfratto di un centro di accoglienza per donne provocava per reazione l'apertura di uno sportello clandestino, qui la minaccia di rimpatri forzati fa scattare la voglia di dedicarsi fino in fondo a questi ragazzi migranti, volenterosi e pieni di entusiasmo, fino a esporli mediaticamente durante un reality di cucina. 
François Cluzet di Quasi amici e Audrey Lamy di Le invisibili fanno il resto, confermandosi interpreti d'eccezione che nei panni del supervisor dei ragazzi l'uno, e della chef militante l'altra, sanno convincere e farsi ben volere. Merito di una commedia sociale veramente deliziosa, calmierata nei toni e con una punta di denuncia notevole, mai retorica e sempre sul filo dell'equilibrio narrativo tra toni leggeri e drammatici.

Immagini

immagini dei film in rassegna nel mese di luglio presso la Biblioteca Peppino Impastato

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Ultimo aggiornamento: 27/06/2024, 07:43

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