Partita a gennaio scorso, la campagna è stata ideata dall'Agenzia di comunicazione e informazione della Giunta regionale per rompere ogni velo di ipocrisia su una realtà che non si può più far finta di non vedere, o ascoltare: “Sei cretina”; “Se mi lasci ti rovino; “Dove cazzo sei stata? Dammi il cellulare”, “Stai zitta, devi obbedirmi”; “Puttana”. E altre ancora. Dodici frasi, vere, di uomini rivolte a donne: una per ciascun mese scandiranno l'intero anno, fino a dicembre.
Frasi dure come schiaffi, che mortificano, umiliano, disorientano e minano l'autostima delle donne. Non sono solo parole ma è violenza vera e propria. Riconoscerla, e chiedere aiuto rivolgendosi ai Centri antiviolenza del territorio, è fondamentale per fermarla, prima che sia tardi.
Una campagna di comunicazione duratura, che coprirà un lungo periodo, per tenere sempre alta l'attenzione, anche quando il clamore legato a drammatici casi di cronaca sarà spento.