Descrizione
Fu progettato dall'Architetto Giovanni Tosi, nei primi decenni del 1800, su mandato della società per azioni del “Teatro Sociale della Concordia” costituita da un gruppo di notabili dell'alta borghesia portuense, i cosiddetti “palchettisti”, che avevano appunto un palchetto riservato ad ogni famiglia partecipante alla società.
Inaugurato il 15 ottobre 1844 il teatro, di gradevole architettura circolare, era costituito da 44 palchi disposti su tre ordini che potevano, unitamente alla platea, ospitare circa 450 spettatori.
La particolarità del Teatro era che, attraverso un complesso sistema di pulegge, il pavimento del piccolo teatro si poteva alzare fino all'altezza del palco per costituire un unico e più grande piano da utilizzare in occasione di feste da ballo.
Stucchi e velluti abbellivano il salone e le parti accessorie rendendo l'insieme un piccolo e prezioso gioiello della comunità portuense. Lirica, prosa, spettacoli d'arte varia, grandi feste in maschera ed in fine riunioni sociali e politiche, animarono il Concordia sino agli anni '50.
Poi l'abbandono ed il declino fino agli anni' 80 quando il Comune decise di recuperare l'edificio per destinarlo a centro sociale, dopo aver scontato le difficoltà nell'acquisirlo al proprio patrimonio a causa della proprietà così frazionata. Al termine dei lavori di restauro si è ripristinato il Ridotto del teatro per eventi ed iniziative. Invece l'ipotesi di intervento per il teatro, in attesa di finanziamento, prevede un restauro scientifico ed adeguamento normativo. Particolare attenzione sarà rivolta alla modernizzazione delle attrezzature e degli arredi in modo da renderlo il più versatile possibile.
Le sale del Ridotto del piano terra ospitano mostre e rassegne; salendo al primo piano, sono esposti i quadri del pittore ritrattista portuense Federico Bernagozzi (1859-1916) e nell'ultima saletta i ritratti di ferraresi illustri del '900, opere del pittore ferrarese Remo Brindisi.
Indirizzo
Corso Vittorio Emanuele II, 44