Museo archeologico - Sepolcreto dei Fadieni
Nel 2006 la Delizia si arricchisce di una collezione archeologica, divenuta nel 2022 Museo Archeologico: esposta nella sale al piano terra, la mostra conserva i materiali provenienti da una necropoli romana di I-II sec. d.C., rinvenuta fortuitamente nel 2002 in fondo Santa Caterina, a poca distanza dalla Delizia, durante lavori agricoli. Si tratta di una necropoli familiare: qui sono sepolte quattro generazioni di una stessa famiglia di cittadini romani, i Fadieni, proprietari terrieri nel Delta del Po. La necropoli ha restituito cinque stele e dodici sepolture, a incinerazione indiretta, con corredi: il defunto veniva cremato sulla pira funebre in un luogo a questo dedicato, poi le sue ceneri venivano deposte all’interno di urne cinerarie, che qui sono per la maggior parte in vetro. Le cinque stele sono posizionate all’interno della struttura così come erano nella necropoli, rispettando le distanze e le posizioni, anche i materiali dei corredi funerari sono esposti in corrispondenza della stele cui si riferiscono. Le stele erano i segnacoli tombali, alle loro spalle le sepolture vere e proprie, scavate nel terreno e rivestite di laterizi, contenenti le urne cinerarie e gli oggetti del corredo, oggetti semplici che ricordano la vita quotidiana. Nel 2023 è stato realizzato un nuovo allestimento con contenuti digitali e multimediali, per migliorare l’esperienza di visita e approfondire alcune tematiche.
Il Brolo
La Delizia è arricchita dal ritrovato “Brolo” il bell'orto/giardino storico ricostruito dopo attenta e documentata ricerca, per volontà della Provincia di Ferrara e del Comune di Portomaggiore.
Una passeggiata nel brolo su un morbido tappeto erboso tra roseti, piante aromatiche, praterie fiorite e antichi frutti il tutto racchiuso dall'abbraccio della “Vite Maritata” (vite sostenuta da alberi di noci, salici e olmi) è come un viaggio nel tempo…in cui si sapeva coniugare il bello all'utile e nulla era per caso o andava sprecato.
Infatti la presenza della torre colombaia in fondo al giardino aveva molte ragioni di esistere: serviva da “ufficio postale” per i colombi viaggiatori preposti alle comunicazioni che qui abitavano, vivevano e si riproducevano. I colombi infine erano ottimi come riserva di proteine e il loro guano era indispensabile per concimare il brolo sottostante, dove la differenza ben studiata ed intrecciata di piante da fiore e da frutto creava un ambiente bello dove si sviluppava contestualmente una forma di “coltura” che nei secoli futuri verrà riscoperta e chiamata “coltura biologica”.
Dal giardino antistante la villa passeggiando verso il lato meridionale, un vialetto conduce al ristrutturato essiccatoio ribattezzato “La vinaia del sapere” luogo privilegiato per mostre temporanee, incontri culturali e concerti.
La vocazione della Delizia del Verginese è duplice, da un lato incarna l'identità culturale della comunità portuense e dall'altro costituisce meta di turismo culturale e ricreativo all'interno dell'itinerario delle Delizie Estensi del Ferrarese.
Il Verginese si è caratterizzato come polo culturale che consente al pubblico di conoscerne la storia e il profondo legame con il territorio circostante, attraverso l'allestimento permanente di alcune sale espositive, cui si affiancano mostre ed iniziative temporanee. E' possibile anche sposarsi all'interno della struttura, nella chiesetta con rito civile, oppure celebrare il ricevimento di nozze.