“Le vie parallele” è un progetto congiunto che mette in risalto l’opera di due importanti pittori romagnoli che si distinguono nel panorama delle proposte artistiche di quel territorio per la capacità, da parte dei due attori, di analizzare e produrre elaborati che indagano la natura e le condizioni umane nel suo incessante dialogo.
Così nasce l’idea di una mostra d’arte, nel suggestivo scenario museale patrimonio UNESCO del Verginese, per dar vita ad un dialogo che parla di adesione, coesione, rimandi tra due modi di fare arte e far narrare ad ognuno dei due il proprio racconto senza invasioni né sovrapposizioni ma collaborazioni e complicità.
D’altronde la capacità di lavorare insieme tra Guerrino Siroli e Giovanni Fabbri e già nota al pubblico poiché tante sono state nel passato le occasioni in cui i due artisti hanno già lavorato insieme per realizzare progetti espositivi di importante qualità artistica e suggestiva componente estetica.
Lavori selezionati per questo importante evento culturale che catturano lo sguardo e focalizzano l’attenzione su aspetti che comportano riflessioni sulle espressioni del mondo e sulla natura che ci avvolge e coinvolge ma, soprattutto, che riflettono e decantano stati d’animo, ambientazioni rurali, elementi di vita materiale e spirituale nel quale possiamo riconoscerci e fonderci fin dentro al sentire delle cose per viaggiare nei luoghi della memoria consci o sconosciuti che siano.
La mostra dei nostri due protagonisti vuole così significare ciò che con le parole non riusciamo ad esprimere lasciando al linguaggio del segno, del colore e della materia tanto caro a Giorgio Morandi l’esperienza dell’attimo che coglie, raccoglie e rielabora per trasformare il vissuto in crescite e la narrazione in verità, una verità e una crescita che evolvono mediante evocazioni di ricordi assopiti, sguardi della memoria ed emozioni coscienti.